aereo mit

Dopo l’insuccesso del primo volo sperimentale, avvenuto lo scorso dicembre, i ricercatori del MIT sono riusciti a far volare un aeroplano a stato solido dal peso di 5,5 kg e con un’apertura alare di quasi cinque metri. Funziona a batterie, non produce rumore, non genera scariche elettriche e il suo sistema di propulsione è privo di eliche e di turbine.

Un aereo futuristico ispirato a Star Trek e agli “aggraziati” viaggi dell’astronave Enterprise, secondo Steven Barrett, professore di ingegneria aerospaziale al MIT. Essendo un Trekkie, circa dieci anni fa cominciò a meditare su come poter creare nuove forme di propulsione per gli aerei senza parti mobili.

In collaborazione con i suoi colleghi, è arrivato a sviluppare un concetto chiamato “vento ionico”. In pratica, il campo elettrico agita gli elettroni liberi e li fa scontrare con le molecole d’aria ionizzandoli; così facendo vengono generati più elettroni, portando più collisioni e creando una reazione a catena che ha il risultato di inviare molecole d’aria in un “vento ionico” che scorre verso una struttura chiamata collettore.

Un concetto molto simile al vento ionico che venne immaginato più di un secolo fa, ritenuto all’epoca poco pratico per creare un aeroplano che sfrutti tale energia. Nell’ultimo decennio, Barret e il suo team hanno sviluppato un convertitore di potenza, il quale consente di aumentare la tensione delle batterie a livelli estremamente elevati.

Naturalmente, è ancora troppo prematuro affermare esattamente quale sarà l’applicazione pratica. All’interno dell’aereo non c’era nessun equipaggio e carico significativo. In più, la spinta iniziale era fornita da corde elastiche. Scalare tutto ciò e utilizzarlo in aeromobili di grandi dimensioni è tuttora poco praticabile, ma Barrett resta comunque fiducioso.