Mobileye

Quando si parla di auto a guida autonoma, si fa riferimento a sistemi sicuri che utilizzano tanti sensori, come telecamere, radar, ultrasuoni e LIDAR. Quando uno di questi va in crash, gli altri possono ugualmente guidare l’auto in sicurezza.

Mobileye è una società, proprietaria di Intel, specializzata in chip per veicoli autonomi. Il suo campo di lavoro sono i sistemi basati su telecamere. Durante il CES è stato presentato un veicolo autonomo di prova che si muoveva per le strade di Gerusalemme utilizzando esclusivamente 12 telecamere. Quindi, niente radar, ultrasuoni e LIDAR, sistema che rileva luce e portata e che sta alla base di quasi tutte le tecnologie a guida autonoma.

Un dipendente dell’azienda, durante il video di presentazione, ha spiegato che le informazioni bidimensionali proveniente dalle telecamere vengono estratte in un modello 3D dell’ambiente tramite l’utilizzo di una catena di ridondanze algoritmiche basate su più motori di visione computerizzate e reti.

Visualizzato durante il video, questo ambiente 3D viene percorso dall’auto in situazioni di guida abbastanza complesse, come un incrocio a quattro vie senza segnale e una svolta a sinistra non protetta all’interno del traffico intenso. La velocità di crociera è intorno ai 64 km/h.

Naturalmente, sono tante le cose celata all’interno di questo sistema e il suo funzionamento. Però, vedere un veicolo muoversi soltanto utilizzando i dati proveniente dalle telecamere fa una certa impressione.

Un altro simpatizzante delle telecamere è Elon Musk, CEO di Tesla. Il suo disprezzo per il sistema LIDAR è noto a tutti. “E’ qualcosa di folle e di non necessario”, affermò qualche mese fa durante un incontro con gli investitori. Musk, invece, ha affermato che il sistema ideale deve essere composto da una fotocamera, da un radar e da un potente software gestito dall’intelligenza artificiale.