Huawei Mate 30
Huawei Mate 30 | Photo by DAVID PHELAN

Il lancio di una nuova gamma di smartphone non dovrebbe rappresentare qualcosa di clamoroso, a meno che non ci sia in ballo qualcosa di grosso. E’ il caso di Huawei, i cui dispositivi 5G presentati la scorsa settimana sono senza applicazioni Google preinstallate.

La nuova serie Mate 30 avrà in dotazione una versione “open source” di Android, in risposta alla mancata concessione della licenza da parte di Google causa restrizioni imposte dagli Stati Uniti alla società cinese. In pratica, i nuovi smartphone non saranno dotati di Gmail, YouTube, Maps e Play Store. Invece, saranno dotati di Android EMUI10 e di un proprio App Store, da cui si potranno scaricare Facebook, Instagram e WhatsApp.

Tali carenze metteranno in posizione di svantaggio Huawei rispetto a Samsung e Apple? Difficile dirlo. Solo il tempo darà risposte certe.

Tralasciando disquisizioni politiche e finanziarie, la nuova serie Mate 30 ha due versione: una normale, la quale ha un display da 6,62 pollici, e una Pro, con display 6,53 pollici. I modelli 30 e Pro 30 in 4G costeranno, rispettivamente, 799 e 1.099 euro, mentre il Pro 5G costerà 1.199 euro. Saranno disponibili in Europa a partire dal prossimo mese.

Tra le altre caratteristiche ci sono:

  • Un sistema quad-camera.
  • Il “dark mode”.
  • Ricarica wireless inversa.

Il processore del Mate 30 è un Kirin 990 proprietario e un chip artificiale e 5G all-in-one, definito dall’azienda il “chipset per smartphone più sofisticato lanciato fino ad oggi”. Per quanto riguarda il 5G, anche se l’implementazione delle reti è molto limitate nei Paesi di tutto il mondo, le aziende produttrici stanno lanciando dispostivi che possono utilizzarlo.

Samsung, il più grande rivenditore di smartphone al mondo, ha lanciato il Galaxy Note 10+ 5G ad agosto e il Galaxy S10 5G a febbraio. Anche Huawei, così come Xiaomi, hanno svelato nuovi dispositivi 5G quest’anno. Invece Apple non rilascerà un dispositivo 5G almeno fino al 2020.