Samsung Galaxy Note 10
Samsung Galaxy Note 10 | Immagine da Winfuture.de

Il 2019 è un anno strano per gli smartphone. L’aggiornamento di alcune modelli non pareva necessario e il Galaxy Note 10 rischia di cadere in questa fascia, addirittura peggiorando. In un recente comunicato, Samsung ha annunciato la produzione in serie della nuova memoria dello smartphone LPDDR5, la quale è il 30% più veloce e il 30% più efficiente di qualsiasi altro dispositivo presente sul mercato. Purtroppo questa novità non sarà all’interno del Note 10.

Secondo alcuni siti, la nuova RAM di Samsung è incompatibile con i chipset Snapdragon 855 e 855+ della Qualcomm; invece, lo è per l’865, che sarà montato sul prossimo Galaxy S11.

Una strategia, quindi, alquanto strana quella adottata dall’azienda coreana: lanciare ad agosto un nuovo smartphone e, contemporaneamente, svelare i chipset di prossima generazione, nessuno dei quali verrà montato sul Note 10. Quindi, gli utenti acquisteranno lo smartphone consapevoli che 5/6 mesi dopo uscirà il nuovo modello S con i nuovi chipset? Lo stesso problema riguarderà il Pixel 4 di Google.

Samsung doterà il Galaxy Note 10 di una ricarica notevolmente più rapida (ma solo come optional) e di un nuovo design molto gradevole. Il problema è che Samsung ha inserito alcune novità che non piaceranno affatto: assenza di jack per le cuffie e meno spazio di archiviazione espandibile.

Ovviamente, ciò che continuerà ad appassionare i fan del Note è l’iconica S Pen propria della gamma, ma togliere altri differenziatori sembra una decisione sbagliata da parte della Samsung, soprattutto considerando l’aumento dei prezzi e l’introduzione di un modello Plus. Certo, gli appassionati di questo modello non ci rinunceranno per nessuna ragione, ma qualcuno potrebbe anche decidere di aspettare i modelli che monteranno i nuovi e più potenti chipset.